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F O R U M    1 0 ' - car toppable chica per tre persone
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 car toppable chica per tre persone
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Autore Discussione  

Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 08/03/2014 : 21:29:10  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Salve a tutti
Dopo aver letto un po qui ed un po lì e dopo alcune mail scambiate con il disponibilissimo Jacopo finalmente eccoci, mi sembra giunto il momento di condividere i primi passi fatti nella mia nuova esperienza di progettista e, probabilmente prossimo, costruttore di quella che credo possa essere la mia barca.

Prima però, di approfittare della vostra esperienza e dei vostri indispensabili consigli, credo sia utile esporre quali sono le mie esigenze:

1) brevi passeggiate sotto costa con mia moglie e mia figlia
2) più stabile di un monocarena
3) caricabile sul tetto dell'auto anche solo da me
4) accettabilmente marina
5) poco bagnata nell'uso familiare
6) possibilmente, ma non necessariamente, adatta ad un piccolo fuoribordo


La chica mi è parsa quella che meglio risponde alle mie condizioni di neofita. L'assenza di una deriva mi semplifica la progettazione per non parlare della semplicità di costruzione.


L'idea è quella ridimensionare un po tutto seguendo il progetto di jacopo con:

1) per lo scafo centrale okumè 5 mm rinforzato con due listelli da 20x10 per ogni fiancata
2) l'okumè 5 mm potrebbe essere incollato a doppio per ottenere il un compensato spesso 10 mm per la scassa dell'albero (correggetemi se sbaglio)
3)listello 10x10 da incollare sul perimetro di ogni pannello delle fiancate
4)bagli disposti ogni 30 cm con listelli 20x10
5)per gli amas okumè 3 mm
6)la coperta degli scafi laterali andrà irrobustita stendendo uno strato di vetro da 300 g/m2, piuttosto che installare dei bagli
traversa anteriore 50x50 e posteriore 50x30;

per il resto si segue il progetto della 10' con la randa da 8 mq ed albero in alluminio, divisibile in due pezzi, sul quale andrebbe avvolta la randa in modo da ridurre la tela nel caso il vento dovesse rinforzare.
Altra possibilità consisterebbe nell'installare a poppa una piccola vela che potrebbe essere scontrata per agevolare la virata

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Considerando i seguenti pesi:

2,5, kg/mq per l'okumè 5 mm
1,5 kg/mq per l'okumè 3 mm
0,4 t/mc per l'abete rosso stagionato per traverse, listelli e bagli

se non ho fatto male i calcoli, il peso del solo legno si aggirerebbe intorno ai 62 kg.

Non ho idea di quanto aumenterebbe il tutto in considerazione del peso della resina e del tessuto di vetro.

Tuttavia, già poggiando la sola coperta della scafo centrale sul portapacchi, andrei ad impegnare qualche cosina in più della lunghezza delle sue barre e, anche se dovessi rientrare nei 75 kg di carico massimo ammissibile, non avrei lo spazio per caricare gli amas.
Avevo ipotizzato la realizzazione degli amas con dei tubolari pneumatici ma Jacopo me lo ha sconsigliato.
Idee in proposito?

Modificato da - Epar in Data 08/03/2014 22:45:56

guidino
Utente Medio


Prov.: La Spezia
Città: la spezia


72 Messaggi

Inserito il - 08/03/2014 : 22:33:31  Mostra Profilo Invia a guidino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao,
per caricare tutto sul tetto perché non consideri un proa, due scafi potrebbero starci.
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Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 08/03/2014 : 22:50:23  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
guidino ha scritto:

Ciao,
per caricare tutto sul tetto perché non consideri un proa, due scafi potrebbero starci.


Potrei allungare le barre ma la larghezza massima consentita non deve essere superiore a quella della macchia (ho una 206).
Inoltre allungando le barre sarei comunque fuori legge avendo apportato una modifica al portapacchi.
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 09/03/2014 : 09:04:04  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non vorrei stravolgere i tuoi piani, ma vista l’esigenza n. 1 (che, immagino, sia anche la prioritaria) temo che per tre persone la soluzione a trimarano risulterà poco abitabile per la vita di bordo, che si concentrerà intorno ad un pozzetto da 60 x 190 cm.
Ovviamente non conosco la tua famiglia, ma in generale direi che le donne apprezzano le barche solo se offrono loro una certa comodità, altrimenti iniziano a lamentarsi e dopo un paio di uscite non ne vogliono più sapere.

Se hai problemi di spazio e di gestione potresti valutare un monoscafo diviso in due parti, con le dimensioni complessive dell’Alpa Brise (380 x 160) e costruzione a spigolo (il CM da 6 mm dovrebbe bastare).
Così disporresti di un pozzetto molto più grande e vivibile
L’ho avuta per tre anni e ti posso garantire che è molto stabile e in tre persone ci si sta bene anche per uscite di un’intera giornata.
Avresti anche una tuga sufficientemente grande dove porre al riparo dal sole borse, asciugamani, frigorifero, acqua e materiale vario (dettaglio molto apprezzato dall’utenza femminile, come un eventuale tavolinetto centrale).

Con una randa da 8 mq e un fiocco da 2,5, riusciresti a navigare anche con le brezzoline.

Lo specchio di poppa è sufficiente per sostenere un fuoribordo da 2 Hp che ti garantirà una velocità di 4-5 nodi.

Forse tra scafi e albero potresti anche stare nei 75 Kg (timone, deriva e il resto dovrai invece metterli in macchina).

Temo però che per starci in larghezza sul portapacchi dovresti sdoppiare lo scafo nel senso della lunghezza.
Quindi occorrerebbe disegnare la paratia longitudinale di giunzione in modo tale da essere più bassa possibile (ossia qualche cm sopra la linea di galleggiamento a pieno carico) nella parte tra specchio di poppa e cassa di deriva, affinchè non ostacoli troppo lo spostamento dell’equipaggio da un lato all’altro e consenta di allungare le gambe stando seduti sulla fiancata.

Gli scafi dovrebbero avere un’altezza massima intorno ai 40-45 cm, quindi se sul portapacchi li unisci per il lato della coperta (80 cm), avresti un ingombro di 80-90 cm.


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guidino
Utente Medio


Prov.: La Spezia
Città: la spezia


72 Messaggi

Inserito il - 09/03/2014 : 19:12:18  Mostra Profilo Invia a guidino un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oppure realizzare uno scafetto che per il trasporto possa essere alloggiato dentro lo scafo principale.
Proa 420 docet!

Epar ha scritto:

guidino ha scritto:

Ciao,
per caricare tutto sul tetto perché non consideri un proa, due scafi potrebbero starci.


Potrei allungare le barre ma la larghezza massima consentita non deve essere superiore a quella della macchia (ho una 206).
Inoltre allungando le barre sarei comunque fuori legge avendo apportato una modifica al portapacchi.
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 09/03/2014 : 22:43:16  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Infatti, cosa ci stanno a fare tutte quelle paratie a poppa e a prua a distanza così ravvicinata? L'idea di mettere l'ama o gli amas dentro lo scafo centrale è buona. In un trimarano c'è un sacco di spazio ....sui trampolini
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Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 10/03/2014 : 06:36:28  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
luca10ft ha scritto:

Non vorrei stravolgere i tuoi piani............


Sono qui proprio per farmeli stravolgere e cercare di capire cosa fare.
Della brise me ne è stato parlato molto bene e, mi sembra, a giusta ragione.
Mi è stato detto che, oltre alla buona abitabilità, è un mezzo molto stabile. La scuffia bisogna quasi andarsela a cercare. Se non fosse per il fatto che non è proprio cartoppable...........
Tanto detto la tua idea non mi dispiace affatto.
La modifica della chica è partita dal progetto di Jacopo.
In questo caso cosa potrei modificare?
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Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 10/03/2014 : 06:50:20  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
guidino ha scritto:

Oppure............
Proa 420 docet!


Tutto nasce a seguito dell'incontro virtuale con il TRIX 10 ' costruito da Walter Monici.
La sensazione è che un tri è più stabile di un proa, ma, non ho esperienza di navigazione su multiscafo.
Hai dei progetti oppure un link da cui scaricare?
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Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 10/03/2014 : 06:58:38  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mario Falci ha scritto:

Infatti, cosa ci stanno a fare tutte quelle paratie a poppa e a prua a distanza così ravvicinata? L'idea di mettere l'ama o gli amas dentro lo scafo centrale è buona. In un trimarano c'è un sacco di spazio ....sui trampolini


Le due partite in okumè 5 mm sono come da progetto.
Cosa mi consigli?
P. S. Sono anche io convinto nello sfruttare lo spazio sui trampolini.
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 10/03/2014 : 07:56:07  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Epar ha scritto:

Se non fosse per il fatto che non è proprio cartoppable...........



Noi trasportavamo l’alpa brise sul portapacchi della fiat punto, ma per caricarla occorreva essere in due robusti.
Divisa in due parti forse ci riuscirebbe anche uno solo (robusto e senza mal di schiena).

Del resto se hanno caricato questo….

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111,96 KB


Comunque la mia era solo una vaga idea, per cui sarebbe tutta da sviluppare, incluso il calcolo dei pesi perché 75 kg sono pochini. Se non ricordo male pesava circa 80 Kg più accessori. In legno e in due parti potrebbe pesare sensibilmente di più, oppure richiedere lavorazioni molto accurate in sandwich (dove possibile) che ti impegnerebbero un sacco di tempo.



Modificato da - luca10ft in data 10/03/2014 07:57:33
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 10/03/2014 : 15:10:23  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Epar ha scritto:

Mario Falci ha scritto:

Infatti, cosa ci stanno a fare tutte quelle paratie a poppa e a prua a distanza così ravvicinata? L'idea di mettere l'ama o gli amas dentro lo scafo centrale è buona. In un trimarano c'è un sacco di spazio ....sui trampolini


Le due partite in okumè 5 mm sono come da progetto.
Cosa mi consigli?
P. S. Sono anche io convinto nello sfruttare lo spazio sui trampolini.


Quindi tutte quelle paratie sono dovute allo spessore esiguo del compensato per le fiancate? Se è così potresti prevedere comunque delle paratie forate al centro per poter inserire gli amas. Potresti anche diminuirle di numero inserendo altri correnti per irrigidire le fiancate.

Modificato da - Mario Falci in data 10/03/2014 15:52:48
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Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 10/03/2014 : 19:28:14  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
luca10ft ha scritto:
Noi trasportavamo l’alpa brise sul portapacchi ................


Si dovrebbero essere 80 kg solo lo scafo.
Sicuramente il portapacchi, allungando le barre (come sicuramente avrai fatto anche tu), ce la fa.
Me lo hanno detto in parecchi; uno ci andava fino in Calabria.
Il vero problema è come caricarla in autonomia.
Inizialmente avevo visto questo:
https://www.youtube.com/watch?v=gCzEqVyS5OA
ma avrei aumentato il peso con tutta quella struttura.

Forse potrebbe essere ok questo di Fabrizio Ferrari:
http://www.diecipiedi.it/ns/vario/salibarca/salibarcaFF.html
Che ne pensate?
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Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 10/03/2014 : 19:38:11  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mario Falci ha scritto:
Quindi tutte quelle paratie sono.........


Ti chiedo scusa non avevo capito che ti riferivi alla parte deisegnata in color magenta a distanza di 30 cm ognuna.

In effetti quelli sono solo dei bagli con listello 20x10 mm.

Le paratie sono solo quelle due di colore verde.

Forse si potrebbero forare queste due creando una unica struttura baglio/costola e mettere delle paratie stagne più arretrate.
Se si quale spessore dovrei lasciare?
Quelle stagne a che distanza dalla prua e dalla poppa?
Ma poi: servono proprio le paratie stagne?
Bisognerebbe verificare anche se gli amas passano nell'apertura 120x60 del pozzetto.

Jacopo mi sa che debba intervenire anche tu.

Modificato da - Epar in data 10/03/2014 19:46:04
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Jacopo
2014 Winner


Prov.: Milano
Città: Milano


590 Messaggi

Inserito il - 10/03/2014 : 22:21:18  Mostra Profilo Invia a Jacopo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Io posso anche intervenire, ma non ho la bacchetta magica.
Mi rendo conto che il desiderio di contenere i pesi sia importante.
Non si deve, pero', dimenticare che uno scafo ingrandito di 1,5 volte presenta sforzi sulle strutture pari a piu' di tre volte superiori.
Penso che la struttura proposta (paratie e listelli) sia la minima possibile.
Sicuramente, una volta costruita, si dovra' anche verificare che non siano necessari rinforzi qua e la'.
Rinforzi che possono prendere le sembianze di listelli di legno o di nastri di vetro, secondo gusti e necessita'.
Quindi e' ben difficile andare a limare all'osso questi scafi fin dagli schizzi di progetto.
Su di un argomento, invece, vorrei porre l'attenzione: le paratie stagne possono anche non servire mai.
Ma se dovessero servire, anche solo una volta nella storia dell'imbarcazione, non sarebbero mai abbastanza gradite.
Comunque sono poche, molto poche, le imbarcazioni di 4.5 m che si riescano a trasportare agevolmente su di un portapacchi.
Ciao a tutti.
Jacopo

Modificato da - Jacopo in data 11/03/2014 09:20:20
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Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 21/03/2014 : 08:35:22  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In:
"Vi presento Bipée"
Carlo ha usato un montante per pareti mobili come traversa anteriore per gli amas.
Su di essa ha istallato l'albero.
Il sistema mi ha colpito. L'idea era quella di usare un profilo del genere per installare sopra l'albero in modo che potessi farlo scorrere più avanti, o più dietro, per trovare la giusta regolazione.
È ovvio che un tale sistema comporterebbe l'uso di strallo e sartie.
Queste ultime, per quanto possano essere acquartierate, mi pare che la cosa non vada per dove ho disegnato l'alloggio dell'albero, che mi pare un po troppo avanti.
Il dubbio è: cosa significa spostare l'albero più a poppa?
Di quanto lo posso arretrare?
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capelizzari
Segretario classe 10'


Prov.: Milano
Città: burago


942 Messaggi

Inserito il - 21/03/2014 : 14:41:40  Mostra Profilo Invia a capelizzari un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Epar ha scritto:

In:
"Vi presento Bipée"
Carlo ha usato un montante per pareti mobili come traversa anteriore per gli amas.
Su di essa ha istallato l'albero.
Il sistema mi ha colpito. L'idea era quella di usare un profilo del genere per installare sopra l'albero in modo che potessi farlo scorrere più avanti, o più dietro, per trovare la giusta regolazione.
È ovvio che un tale sistema comporterebbe l'uso di strallo e sartie.
Queste ultime, per quanto possano essere acquartierate, mi pare che la cosa non vada per dove ho disegnato l'alloggio dell'albero, che mi pare un po troppo avanti.
Il dubbio è: cosa significa spostare l'albero più a poppa?
Di quanto lo posso arretrare?

Premetto che non sono un progettista, quindi quello che dirò viene solo dal buon senso.
Una barca è equilibrata quando il centro velico è in asse con il centro di deriva, quindi è da vedere qual'è il piano velico.
Chica non ha deriva, ed è perfettamente simmetrica, quindi il centro del piano antiscarroccio è a centro barca, e a centro barca deve finire il centro velico. Peraltro credo che un piano antiscarroccio così fatto sia molto tollerante rispetto al centro velico per quanto concerne l'equilibrio della barca.
Io ti suggerirei di scegliere un piano velico ( cat, Marconi frazionato, aurico, o quello che ti piace di più) trovare il suo centro, e in base a quello posizionare l'albero. Poi se vuoi puoi mettere quella rotaia per consentire uno spostamento avanti e indietro di una ventina di centimetri. Naturalmente le lande dovranno essere in posizione adeguata...se fosse il caso potresti metterne un paio di coppie.
Comunque mi aspetto un intervento di Jacopo, che certamente ne sa di più!

Ciao

Carlo
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capelizzari
Segretario classe 10'


Prov.: Milano
Città: burago


942 Messaggi

Inserito il - 21/03/2014 : 14:43:09  Mostra Profilo Invia a capelizzari un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Epar ha scritto:

In:
"Vi presento Bipée"
Carlo ha usato un montante per pareti mobili come traversa anteriore per gli amas.
Su di essa ha istallato l'albero.
Il sistema mi ha colpito. L'idea era quella di usare un profilo del genere per installare sopra l'albero in modo che potessi farlo scorrere più avanti, o più dietro, per trovare la giusta regolazione.
È ovvio che un tale sistema comporterebbe l'uso di strallo e sartie.
Queste ultime, per quanto possano essere acquartierate, mi pare che la cosa non vada per dove ho disegnato l'alloggio dell'albero, che mi pare un po troppo avanti.
Il dubbio è: cosa significa spostare l'albero più a poppa?
Di quanto lo posso arretrare?

Premetto che non sono un progettista, quindi quello che dirò viene solo dal buon senso.
Una barca è equilibrata quando il centro velico è in asse con il centro di deriva, quindi è da vedere qual'è il piano velico.
Chica non ha deriva, ed è perfettamente simmetrica, quindi il centro del piano antiscarroccio è a centro barca, e a centro barca deve finire il centro velico. Peraltro credo che un piano antiscarroccio così fatto sia molto tollerante rispetto al centro velico per quanto concerne l'equilibrio della barca.
Io ti suggerirei di scegliere un piano velico ( cat, Marconi frazionato, aurico, o quello che ti piace di più) trovare il suo centro, e in base a quello posizionare l'albero. Poi se vuoi puoi mettere quella rotaia per consentire uno spostamento avanti e indietro di una ventina di centimetri. Naturalmente le lande dovranno essere in posizione adeguata...se fosse il caso potresti metterne un paio di coppie.
Comunque mi aspetto un intervento di Jacopo, che certamente ne sa di più!

Ciao

Carlo
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Jacopo
2014 Winner


Prov.: Milano
Città: Milano


590 Messaggi

Inserito il - 21/03/2014 : 16:53:36  Mostra Profilo Invia a Jacopo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Non posso che concordare con quanto indicato da Carlo !
Aggiungerei solo che si puo' spostare un po' il centro velico anche solo inclinando l'albero in avanti o all'indietro.
Non c'e' necessita' di complessi sistemi di rotaie, ma e' comunque importante non essere troppo lontani dal centro di deriva.
Una operazione del genere e' fattibile agevolmente anche con l'albero incastrato.
Si costruisce una scassa dell'albero piu' lunga del necessario e si trova la posizione giusta bloccandovi l'albero con opportuni spessori.
Ciao a tutti
Jacopo
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Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 26/04/2014 : 10:44:18  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
capelizzari ha scritto:
Una barca è equilibrata quando il centro velico è in asse con il centro di deriva, quindi è da vedere qual'è il piano velico.
Chica non ha deriva, ed è perfettamente simmetrica, quindi il centro del piano antiscarroccio è a centro barca, e a centro barca deve finire il centro velico. Peraltro credo che un piano antiscarroccio così fatto sia molto tollerante rispetto al centro velico per quanto concerne l'equilibrio della barca.
Io ti suggerirei di scegliere un piano velico ( cat, Marconi frazionato, aurico, o quello che ti piace di più) trovare il suo centro, e in base a quello posizionare l'albero.


Guardando questo splendido barchino su:
http://www.lagazelledessables.fr/
mi è piaciuto molto il tipo di armo. Una randa quadra (aurico) che si può implementare aggiungendo la penna con una vela triangolare avente una angolo di mura quasi sulla coperta, quello di penna in testa d'albero e quello di scotta sul picco. C'è anche un fiocco su un bompresso senza, però, la necessità di sartie; per non dire della tranquillità che mi da l'assenza del boma.
Tutto semplice e facilmente adattabile al vento che si ha durante la navigazione.

Ebbene ecco un'idea di armo che si potrebbe prendere in considerazione:

Immagine:

3,62 KB

Relativamente al centro di deriva mi pare di capire che anche il timone ha la sua influenza.
Vorrei avere, cortesemente, qualche dritta su come dimensionare la pala e di quanto si sposterebbe a poppa il centro di deriva.
Inoltre, se fosse possibile, avrei bisogno di qualche foto del timone della chica 10 già realizzata per capire come sono posizionati gli agugliotti dal momento che il ginocchio di poppa mi pare avere una distanza rilevante dalla pala del timone.
La mia idea, per montare il timone, consisterebbe in due occhielli sulla pala e due sullo scafo (da unire con un paio di spinotti e relative coppiglie) posizionati in modo che siano impediti spostamenti sia verso il basso che verso l'alto dal momento che la vela di poppa ha la scotta sulla testa del timone e che quindi ci sarà una forza che tenderà a tirare la pala verso l'alto.
Grazie
P.S. cosa ne pensate delle sedute di 35 cm, realizzate a mo di terrazze? Lascerebbero poco spazio per un telo e quasi certamente il dislivello che si andrebbe a creare fra la seduta ed il telo renderebbe la cosa scomoda per potercisi eventualmente stendere sopra.

Modificato da - Epar in data 26/04/2014 10:58:31
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Jacopo
2014 Winner


Prov.: Milano
Città: Milano


590 Messaggi

Inserito il - 26/04/2014 : 17:45:17  Mostra Profilo Invia a Jacopo un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La gazelle des sable mi sembra un barchino delizioso: mettiamoci 7000 euro ed avremo il piu' romantico diecipiedi che sia mai apparso tra noi !
E', pero', un monoscafo dislocante mentre Chica e' un trimarano leggero.
Prendere l'armo di uno e montarlo sull'altro e' un'operazione di adattamento del tutto ingiustificata.
Sarebbe come montare un motore per go-kart su un'utilitaria da citta' o viceversa.
Io considero che il timone sia un organo di governo e non di equilibrio.
Conseguentemente non andrebbe conteggiato per la determinazione del centro velico.
Se lo si facesse, sarebbe sottoposto a sforzo laterale costante tanto piu' elevato quanto piu' e' estesa la pala del timone e quanto piu' aumenta la forza del vento.
Per quanto riguarda le panchette, devo dire che su Chica ci si siede comodamente e non se ne avverte minimamente la mancanza.
Per concludere: Chica e' un progetto che ha una sua logica in cui tutte le parti si armonizzano perfettamente.
Se qualcuno desidera apportare delle modifiche quali, ad esempio, armi velici fantasiosi, panche sporgenti, bulbi di zavorra, foils da aliscafo, poltrone per la pesca a traina, scivoli per i tuffi o schermi cinematografici e' libero di farlo.
Non si dica, pero', che l'ho disegnato io e che non va come dovrebbe.
Il mondo nautico e' pieno di progetti deliziosi: basta sceglierne uno.
Ciao a tutti.
Jacopo
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Epar
Utente Medio

Prov.: Napoli
Città: San Giorgio a Cremano


46 Messaggi

Inserito il - 26/04/2014 : 19:27:55  Mostra Profilo Invia a Epar un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Jacopo ha scritto:
La gazelle des sable mi sembra un barchino delizioso: mettiamoci 7000 euro ed avremo il piu' romantico diecipiedi che sia mai apparso tra noi !


Non credo che 7000 euro possano bastare. Bisognerebbe considerare anche un carrello, le spese che questi comporterebbe e certamente anche qualche altra spesa ancora.

Jacopo ha scritto:
Io considero che il timone sia un organo di governo e non di equilibrio.
Conseguentemente non andrebbe conteggiato per la determinazione del centro velico.
Se lo si facesse, sarebbe sottoposto a sforzo laterale costante tanto piu' elevato quanto piu' e' estesa la pala del timone e quanto piu' aumenta la forza del vento.


Prendo atto di quanto mi dici e resterò con i miei dubbi relativamente al dimensionamento della pala ed al modo di collegarla allo scafo.

Jacopo ha scritto:
Per concludere: Chica e' un progetto che ha una sua logica in cui tutte le parti si armonizzano perfettamente.
Se qualcuno desidera apportare delle modifiche quali, ad esempio, armi velici fantasiosi, panche sporgenti, bulbi di zavorra, foils da aliscafo, poltrone per la pesca a traina, scivoli per i tuffi o schermi cinematografici e' libero di farlo.
Non si dica, pero', che l'ho disegnato io e che non va come dovrebbe.
Il mondo nautico e' pieno di progetti deliziosi: basta sceglierne uno.
Ciao a tutti.
Jacopo


Chiedo scusa a Jacopo ma il mio scopo non era quello di apportare delle migliorie a quanto già correttamente ideato. Pensavo solamente di adeguare il tutto a quelle che credevo fossero le mie esigenze dovendo, comunque, modificare la chica 10 per poter portare tre persone.

E' evidente che la mia ignoranza in materia è tanta. Purtroppo non ho molto tempo da poter investire in approfondimenti, studi e prove pratiche di idee strampalate.

Chiedo scusa a tutti se ho approfittato della vostra disponibilità e più di tutto della mia presunzione.
Porgo distinti saluti.

Modificato da - Epar in data 26/04/2014 19:46:56
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