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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 24/01/2017 : 06:56:02  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
A me veniva qualcosina di più.

Laminato 1 mm = 1300–1500 gr/mq
Compensato 3 mm = 1500 gr/mq
Incollaggio laminato/compensato = 70 gr/mq
Verniciatura interna (2 mani) = 100 gr/mq
Totale 2970–3170 gr/mq = 3070 gr/mq (medio)

Peso eliminato: 5,8 ml (giro h. media scafo escluso poppa)*0,05 (5 cm)= 0,29 mq * 3070 gr/mq = 890 gr

Altre riduzioni da quantificare
- h. paratie interne
- l. incollaggi e cordonature verticali
- h. specchio poppa
- h. dritto prua

Non è molto, ma intanto i 7 kg da recuperare scenderebbero sotto i 6, che restano comunque tanti.
Il minore ingombro potrebbe poi tornare utile in sede di trasporto e rimessaggio.



Modificato da - luca10ft in data 24/01/2017 06:59:49
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 24/01/2017 : 22:30:33  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Si non è molto ma ogni miglioramento conta. Ho tolto una striscia di 6 cm dalla coperta in giù nello scafo centrale. A questo punto mi sono ritrovato con le traverse troppo basse per la giusta ergonomia di una persona seduta che si deve alzare velocemente quando si cambia di bordo.

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Modificato da - Mario Falci in data 25/01/2017 00:17:53
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 24/01/2017 : 22:32:08  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando


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55,56 KB
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 25/01/2017 : 07:05:04  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Condivido al 100% l’esigenza di studiare bene anche le problematiche ergonomiche.
E provare a ridurre la profondità del pozzetto lasciando solo qualche centimetro come punta piedi?
(scusa se pasticcio il tuo disegno)

Immagine:

44,88 KB


In pratica uno scafetto al minimo essenziale tipo moth.

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Luca Cappellini
Utente Normale

Prov.: Milano
Città: Assago


21 Messaggi

Inserito il - 25/01/2017 : 08:16:23  Mostra Profilo Invia a Luca Cappellini un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Luca.
Eliminando il pozzetto non si riduce l'ergonomia in particolare con poco vento e nei cambi di bordo ?
Visto il baglio ridotto non basterebbe predisporre i punta piedi sulle falchette per risolvere il problema?
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capelizzari
Segretario classe 10'


Prov.: Milano
Città: burago


941 Messaggi

Inserito il - 25/01/2017 : 09:18:29  Mostra Profilo Invia a capelizzari un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vedo sempre il timoniere molto spostato in fuori. Col vento che ci troviamo noi nel 90%dei casi basta sedersi sul bordo dello scafo centrale, e muovere il busto di pochi cm per equilibrare la barca (almeno con i miei 80kg. Per una decente ergonomia bisognerebbe fare esattamente il contrario!

Carlo
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 25/01/2017 : 13:34:04  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Probabilmente mi sono spiegato male, anzi malissimo. Il problema c'era ma l'ho risolto. Se notate le traverse hanno una forma arcuata ma permettono di poggiare il sedere ed avere un'altezza dal pagliolato del pozzetto corretta: nell'ordine dei 30-40 cm. Come una sedia. Infatti la mia sagoma sovrapposta alla sezione b-b non è veritiera perché questa è tutta spostata a poppa, così come non va bene neanche la a-a che è tutta spostata a prua. La persona si sederà, come dice Carlo, per il 90% delle volte tra le due sezioni, sopra il centro di carena per tenere lo scafo nelle sue linee. In questa posizione la gamba poggerà comodamente sul fondo del pozzetto che sarà sempre sopraelevato rispetto la linea di galleggiamento i cm sufficienti per non fare entrare acqua dagli ombrinali. Tutte queste misure vengono dall'esperienza acquisita con i precedenti due trimarani: Fastwo e MrBean. Pubblico il disegno definitivo delle traverse.

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Modificato da - Mario Falci in data 25/01/2017 13:36:32
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 25/01/2017 : 13:42:37  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
In questa immagine in pianta si notano i vari materiali che serviranno per costruire il trampolino. Sullo scafo centrale e sull'ama viene inserito dentro un listello fresato un tessuto rettangolare con il gratile da un lato e dall'altro metà cerniera. Quando si montano le traverse sullo scafo centrale , prima di montare l'ama, si inserisce il trampolino lasciandolo scorrere nelle fresate ricavate nelle parti interne delle traverse. Si chiude la cerniera con lo scafo centrale. Si monta l'ama. Si chiude la cerniera con l'ama. Si cazza la cimetta che passa negli anellini tesando il tutto.


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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 25/01/2017 : 14:45:28  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mario Falci ha scritto:

Probabilmente mi sono spiegato male, anzi malissimo. Il problema c'era ma l'ho risolto.


Avevo notato le traverse modificate e avevo anche capito il perché. Mi ricordavano quelle rialzate di MY SUBMARINE di Paolo Lodigiani.
In quel modo il pozzetto non serve, mentre serve con le traverse dritte all’altezza dello scafo centrale, altrimenti è come stare sopra un catamarano.
Ma pensavo che la soluzione non ti convincesse e volevi tornare a quella originaria, con traverse tipo ala di gabbiano, che, detto tra noi, esteticamente mi sembrano più belle.
Comunque la funzionalità prima di tutto

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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 25/01/2017 : 17:26:39  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie. Quelle ad ali di gabbiano ci sembrano più belle perché assomigliano alle traverse che vediamo nei mega poliscafi che attraversano l'oceano. Ma hanno una dimensione talmente grande che non hanno niente a che fare con le traverse di un diecipiedi. Invece le nuove traverse disegnate hanno un segmento retto per poi curvarsi repentinamente verso il basso. Tutta questa zona è la seduta vera e propria. Le zone inclinate vicine allo scafo centrale non hanno alcuna funzione se non quella di evitare di far cadere fuori le scotte o altri oggetti (spugna , bottiglietta d'acqua ecc.). La parte inclinata verso gli ama, quando lo scafo è molto inclinato, diventano zone di seduta orizzontali.

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Modificato da - Mario Falci in data 25/01/2017 23:46:11
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 26/01/2017 : 19:54:45  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oggi ho ricevuto offerta dalla Magniplast:

" Buongiorno Arch. Falci,



Considerando le Sue esigenze e vedendo la ns disponibilità di magazzino Le offro i seguenti materiali:

- 1 rotolo di lunghezza 24 m e altezza 2 m, peso 1,4 kg/mq (spessore circa 0,9 mm) colore grigio luce simil ral 7035 €/mq 5,00

- 1 o più rotoli di diverse lunghezze (18, 19, 20, 21, 25, 28 m...) e altezz 0,998 m, peso 1,2 kg/mq (spessore circa 0,8 mm) colore grigio ral 7035 o ral 7040 €/mq 4,50



Tutti i materiali in oggetto sono rivestiti con gel-coat protettivo sul lato esterno.

Il lato interno invece non è possibile farlo ruvido come da sua richiesta (eventualmente è un'attività che dovrebbe fare in sede di incollaggio), ma a tutti i ns prodotti è applicato un "effetto corona", che favorisce l'aggrappaggio di vari collanti e schiume al ns materiale.

I prezzi sono da intendersi resi f.co ns stabilimento di Brugherio (MB)."



Prenderò il rotolo conpeso 1,2 kg/mq (spessore circa 0,8 mm) ad €/mq 4,50



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Modificato da - Mario Falci in data 26/01/2017 20:02:25
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 27/01/2017 : 05:23:29  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ne ordini così tanto senza prima aver fatto qualche prova?
Cmq io chiederei se forniscono anche un po’ di gelcoat dello stesso colore. Sarebbe utile se decidi di fare gli angoli a “effetto stampo” o per riprendere eventuali righe o graffi fatti ai pannelli durante le lavorazioni.
Il grigio non è male. Un mio amico si è fatto fare il kayak di quel colore


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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 27/01/2017 : 16:22:17  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Prenderemo prima un paio di mq. Ottimo il suggerimento d gelcoat.
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 29/01/2017 : 21:37:45  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Trovata l'area della randa, gentilmente regalata da Carlo, mi sono reso conto che con l'albero alare supereremmo gli 8mq. Bisognerà tagliare la vela ed essendo del tipo crosscut sarà necessario modificare alcuni ferzi.

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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


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Inserito il - 29/01/2017 : 21:50:33  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ho fatto coincidere la paratia di prua con le traverse anteriori e l'albero. In questo modo con un solo elemento strutturale risolvo due problemi, tra l'altro con minor peso. Inoltre avendo la trozza perfettamente perpendicolare alla paratia posso far arrivare il vang molto in basso. Questo mi permette di abbassare la vela ed il relativo CV. Avendo la scotta all'estremità del boma potrò dimensionarlo con una sezione minore. Per evitare di gettare in acqua oltre lo specchio di poppa lo stick ad ogni virata a causa della posizione della scotta, ho avuto la dritta da parte di Aurelio per risolvere il problema: il doppio stick.

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Modificato da - Mario Falci in data 29/01/2017 22:55:26
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Mario Falci
Moderatore


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1559 Messaggi

Inserito il - 29/01/2017 : 22:57:41  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Infine il progetto con un po' di colore

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capelizzari
Segretario classe 10'


Prov.: Milano
Città: burago


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Inserito il - 30/01/2017 : 11:56:06  Mostra Profilo Invia a capelizzari un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Beh insomma, sei sempre un bravo designer!
Per la vela, io gli taglierei una fettina lungo la balumina, senza troppo danno.
Ciao

Carlo
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Mario Falci
Moderatore


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Inserito il - 30/01/2017 : 14:48:06  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Anche io preferirei di tagliare lungo la balumina . Spero inserendo i dati su saicut di trovare il disegno dei ferzi modificati. Anzi se tu avessi le schermate con i dati....
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luca10ft
Utente Senior


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Inserito il - 30/01/2017 : 16:30:59  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se tagli lungo la balumina accorci la base e potresti riconsiderare l’idea di arretrare l’albero (o arretrarlo ancora un pochino), magari tagliandola un po’ di più.

Rimodellare una vela, magari datata e che ha perso le sue forme originali, peraltro concepita per un altro giro d’albero, non è mai cosa buona.
Andrà bene per l’allenamento e per i giretti, ma se vuoi essere competitivo occorrono vele fatte come si deve.
Lo dico per esperienza, avendo riciclato ben due rande del Classe A per adattarle al mio Gorillino.
Pagate poco, molto meno di quanto avrei speso per farle in lankotex, ma obiettivamente non paragonabili a vele fatte da un velaio in materiale hi-tech.
Nella scorsa Velalonga, in quelle condizioni di vento molto scarso, mi sembrava abbastanza evidente che alcuni di voi, con vele più performanti (es. quelle dei moth), erano più veloci di me, magari di poco, ma quanto bastava per filare via.

Se intendi regatare ed entrare in classifica dovrai quindi mettere nel conto anche una vela nuova, quindi converrebbe impostare il progetto fin da subito.

Con il gennaker raggiungerai poi una superficie velica che si avvicina (o forse supera) quella dei Classe A (mq. 13,94). Loro vanno al trapezio già con 10-11 nodi, nonostante abbiano una piattaforma più larga (quindi maggiore stabilità di forma).

Arretrando l’albero secondo me non dovrai neppure arretrare troppo la deriva perché il gennaker sposterà verso prua il centro velico.

Se guardi le foto dei catamarani da regata, vedrai che anche con il gennaker tengono il boma al centro, ciò significa che il vento apparente è molto a prua, facendoli andare, in pratica, di bolina o bolina larga. Ovviamente con un 10 piedi non si raggiungono quelle velocità, ma il concetto resta lo stesso (v. tri weta)
Inoltre si aumenta la tendenza all’ingavonamento, come si nota dalla posizione molto arretrata del prodiere.
Secondo me potresti valutare di arretrare un po’ anche la traversa di poppa. Miglioreresti anche l’abitabilità della piattaforma.

Forse quell’eccesso di superficie velica gioca a tuo vantaggio


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Modificato da - luca10ft in data 30/01/2017 16:41:06
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


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Inserito il - 30/01/2017 : 17:36:45  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Allora ti rispondo: la vela è stata disegnata e realizzata da Carlo. Non è stata usata molto ma chiaramente non è una vela definitiva: Dipenderà da Luca, l'armatore del nuovo trimarano, decidere in futuro cosa fare. Anche se la cassa della deriva è definita, Luca potrà mettere sicuramente qualunque altra vela (entro certi limiti) senza far altro che inclinare in avanti o all'indietro l'albero stesso. Io non ho mai fatto una cassa dell'albero (e non ho sbagliato a chiamarla cassa e non scassa) perché intanto strutturalmente una trave se è incastrata non ha bisogno di strallo e sartie e se invece è legata con strallo e sartie, allora deve avere alla base dell'albero una cerniera. Grazie a questa l'albero può essere inclinato a piacere ed il CV può variare anche di 50 o 60 cm (in totale) verso prua o verso poppa. La vela non ha una tasca ma viene inferita nella canalina ricavata nell'albero alare di legno perché vogliamo che abbia 2 o 3 mani di terzaroli. E' accaduto molte volte di iniziare regate con 0 nodi e finire con 15 o 20 nodi. il trampolino è il più largo che abbia mai progettato e semmai ho modificato quello di MrBean aumentando la superficie verso prua per permettere allo skipper di sedersi più avanti e tirare su gli specchi di poppa quando non c'è vento. Al contrario quando ci sarà molto vento potrà, "buttandosi fuori" contrastare con il suo peso, lo sbandamento. Se noti le traverse posteriori sono al limite. Se le spostassi ancora, la sezione non sarebbe sufficiente ad ospitare la scatola dove si incastra la punta della traversa.

Modificato da - Mario Falci in data 30/01/2017 17:40:30
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