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F O R U M    1 0 ' - Baby Gorilla cresce - 12 piedi
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 Baby Gorilla cresce - 12 piedi
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Autore Discussione  

luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 02/10/2015 : 07:00:49  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Apro una nuova discussione nella sezione specifica, così posso tenerla aggiornata.

Semmai dovessi intraprendere questa costruzione, credo che adotterei la tecnica dello scafo in basso.

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Legno cucito e incollato per l’opera morta e foam laminato per l’opera viva (con il quale ottenere qualsiasi tipo di forma).

Mi sembra che questo sistema fosse stato prospettato tempo fa anche da Marco Casavecchia.

Al momento sono solo prove costruttive per individuare e testare la tecnica più appropriata.
Forme, superfici e volumi sono del tutto approssimativi.

Modello di riferimento: Nacra 350

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Dario
Utente Medio

Prov.: Roma
Città: Roma


54 Messaggi

Inserito il - 02/10/2015 : 11:51:00  Mostra Profilo Invia a Dario un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bene Luca quando cominci? (lo so che lo farai).Già che ci sei perché non lo fai di 4 metri? La tecnica legno più foam per l'opera morta mi pare che sia già stata adottata con successo. Per quanto riguarda le forme anche l'SL 16 non è niente male che ne dici?Ciao.

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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 03/10/2015 : 09:57:44  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Dario.
Se avessi un garage o anche uno sgabuzzino di 2x4 forse avrei già iniziato.
Purtroppo legno e 12 piedi vanno già oltre la mia ricettività domestica.
Comunque intanto preparo il progetto.
Potrei anche farlo più grande, ma per ora l’idea era di provare scafi un po’ più “cicciotti” di quelli attuali, cioè il minimo indispensabile per portare i miei 95 Kg senza paura di affondare ogni volta che il catamarano parte in velocità.
Lo considero anche un esperimento per provare una tecnica costruttiva più semplice ed economica, senza però avere limiti alle forme di carena che mi sembrano ottimali.
Tutto il resto rimarrebbe uguale (albero, vele, traverse, trampolino, ecc. ecc.), in modo che sia perfettamente interscambiabile.
Mi sono sempre piaciute le barche piccole e grintose, quindi la stazza 10 piedi resta il mio riferimento.
Se il 12 piedi dovesse poi andare bene e se nel frattempo non sarò dimagrito di almeno 20 Kg, non è detto che un domani rifaccia scafi da 10 piedi più compatibili con la mia corporatura senza però sacrificare le prestazioni.

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La verniciatura non è venuta come da manuale ma è po' meglio del grezzo


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Dario
Utente Medio

Prov.: Roma
Città: Roma


54 Messaggi

Inserito il - 04/10/2015 : 11:21:09  Mostra Profilo Invia a Dario un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Mi piace però forse sono ancora un po' troppo snelli ...io li farei più voluminosi ...direi fianchi un pelo più alti e un po' di ciccia in più...comunque mi piace davvero,dai su vai a comprà 'sto compensato ciao e buona domenica.
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 05/10/2015 : 07:15:31  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Dario, purtroppo il compensato ora non saprei neanche dove metterlo, altrimenti l’avrei già preso.
Comunque sto raffinando il progetto.
Al momento questa è l’ultima versione, ma non sono ancora del tutto convinto

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Con 288 lt di volume a scafo ho circa 100 lt più di prima.
Navigando su uno scafo solo avrei una riserva di galleggiamento di 115-120 lt. Vorrei arrivare a 300 lt, ma non è facile perché come modifichi qualcosa si scombina tutto il resto.
L’idea è quella di avere anche un centro di carena dinamico, cioè posizionato a circa metà trampolino a barca piatta (con poco vento), che poi si sposta verso prua con lo sbandamento e l’aumento di velocità.

Nell’immagine si vede la sovrapposizione tra i due scafi.
10 piedi bianco - 12 piedi azzurro.
Ho anche arretrato leggermente la traversa posteriore.

L’area in giallo dovrebbe rappresentare il pianetto di deriva. Sembra poco ma equivale ad una lama da 20x53 cm. Ovviamente la sua efficienza è ridotta perché poco profonda. Però occorre anche considerare i timoni e il resto dello scafo.



Modificato da - luca10ft in data 05/10/2015 07:25:39
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Dario
Utente Medio

Prov.: Roma
Città: Roma


54 Messaggi

Inserito il - 05/10/2015 : 11:13:28  Mostra Profilo Invia a Dario un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se hai scafi corti necessariamente devi farli più grossi e se osservi il nacra 350 noterai delle fiancate belle alte.Il discorso delle pinnette è sicuramente valido visto che ormai tutti i produttori di catamarani l'adottano (parliamo di catamarani con questa tipologia di carena e sprovvisti di deriva). Anche questo nacra 460 ha scafi importanti in confronto a catamarani di nuova generazione.

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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 05/10/2015 : 18:30:55  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dalle foto sembrerebbe effettivamente che i catamarani senza derive abbiano qualche litro in più di volume rispetto a quelli con derive (anzi, con i foils, visto che le derive dritte stanno piano piano scomparendo).
Però le fotografie un po’ ingannano.
Prova a immaginare il Nacra 460 senza Skeg e il 15 con lo Skeg.
Le linee principali non cambiano molto.
Poi occorre vedere anche la larghezza.

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Va poi considerato che i catamarani più agonistici (Classe A, F16, F18) sono dimensionati con la massima precisione in base al peso di riferimento. Volume in più sarebbero peso e costi aggiuntivi, mentre volume in meno sarebbero linee d’acqua non ottimali.

I catamarani meno estremi (quelli con gli Skeg) molto probabilmente sono progettati per uso promiscuo, nel senso che puoi divertirti lanciandoli su uno scafo solo, ma puoi anche usarli per uscite tranquille in compagnia (ho visto spesso Hobie 16 con 4 persone a bordo). In questi casi un po’ di volume in più non fa male.

Comunque avevo già pensato di ritoccare i volumi per arrivare a 300 lt o anche qualcosina di più.
Considerato un carico di circa 165-170 Kg complessivi (tra barca ed equipaggio), mi sembrano più che sufficienti. Ovviamente se pensassi di usarlo in coppia, dovrei considerare almeno altri 60-70 Kg, quindi 300 lt. sarebbero quasi al limite.
Gli scafi del Baby versione 10’ non arrivano a 200 lt, ma hanno sopportato anche velocità di 10 nodi (però tenerli a bada era dura ….. ).





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Dario
Utente Medio

Prov.: Roma
Città: Roma


54 Messaggi

Inserito il - 05/10/2015 : 19:53:57  Mostra Profilo Invia a Dario un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per esempio guarda che carena hanno questi missili

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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 06/10/2015 : 07:14:06  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se fossero dei Formula 18 peserebbero circa 180 Kg.
L’Hobie Wild Cat F18 ha un capacità di carico pari a 240 Kg.
Navigando su uno scafo solo avrebbe bisogno di 420 lt di volume, più un margine di sicurezza che, se fosse del 50%, lo porterebbe a 630 lt a scarpone.
Ovvio che in questi casi i volumi diventano importanti.
Del resto sono mostri che portano oltre 40 mq di tela e arrivano tranquillamente a 20 nodi.
Se non avessero un po’ di ciccia suplementare, al primo accenno di ingavonata finirebbero giù come proiettili



Modificato da - luca10ft in data 06/10/2015 07:15:51
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 20/10/2015 : 07:20:03  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ancora un po’ di modellismo in attesa di decidere se, quando e dove, iniziare la costruzione del Baby Gorilla 12.
Ecco una versione più precisa in scala 1:5

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Ricorda le vecchie chiglie lunghe delle barche ante IOR, di cui tutto si può dire tranne che non fossero boliniere e marine.

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Quindi nulla di nuovo sotto il sole.
Le attuali pinnette dei catamarani, che hanno ormai soppiantato gli scafi a sezione asimmetrica che fecero la fortuna di Horbert "Hobie" Alter, sono solo una riproposizione delle vecchie chiglie lunghe, calcolate però con maggiore tecnicismo e precisione rispetto a come si faceva una volta (più a intuito che con il regolo calcolatore).
Del resto un maggiore piano velico ci darà più potenza, ma una maggiore superficie del piano di deriva non potrà mai annullare del tutto lo scarroccio (per via dell’angolo di incidenza) e, meno che mai, farlo diventare positivo.

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(tratto da: C.A. Marchaj, Le qualità marine di una barca, ed. Mursia)


NOTA STORICA
Grimalkin fu abbandona e affondò nella burrasca del Fastenet 1979 dopo aver messo l’albero in acqua per 6-7 volte ed essersi rovesciata altre 2, disalberando. Un uomo dell’equipaggio perse la vita.





Modificato da - luca10ft in data 20/10/2015 07:39:13
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