QUI QUO QUA

di Renzo Lionello

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E' il secondo diecipiedi che costruisco, quello che mi ha fatto decidere di realizzare un trimarano non e' la voglia di essere tra i primi in gara, ma solo avere una sicurezza nettamente superiore rispetto ad un monoscafo dove occorre molta abilita' per non scuffiare, cosa in cui sono molto carente. Un altro vantaggio del multiscafo e' che risulta facilmente caricabile/scaricabile dall'auto essendo "diviso" in pezzi piu' leggeri di un monoscafo, anche se al raduno non e' difficile trovare qualcuno che ti aiuti, il problema si manifesta a casa. Ovviamente di contro ha il problema nella notevole quantita' di tempo occorrente per  smontarlo e rimontarlo.

P.S.
Consiglio vivamente chi abbia intenzione di utilizzare un sistema con tubi di alluminio interconnessi come in questo progetto di non utilizzarlo. Purtroppo e' molto difficile in una costruzione amatoriale, calibrare perfettamente i "tubi ricettori" anche se montati esternamente allo scafo. Nel mio caso sono all'interno e per incollare i tubi ricettori negli amas, ho dovuto farlo con il trimarano montato, almeno per meta', un ama e lo scafo centrale e tenendo il tutto in equilibrio date le diverse altezze.
Il montaggio/smontaggio di questo tipo di interconnessione crea molti problemi al punto che c'e' addirittura qualcuno di noi che ogni tanto usa il martello per far uscire i tubi.

 

Questo e' l'originale, un trimarano 10'  progettato e realizzato in modo impeccabile da Marco Casavecchia.

Avendo visto di persona le doti "acquatiche" di questa apparente semplice realizzazione, ho deciso di costruirne uno anch'io.

Ho chiesto i piani a Marco ma i suddetti non esistevano...Marco mi ha consigliato di copiarlo dall'originale vista la semplicita' delle sezioni (quadrate).

Ho preso quindi alcune misure dall'originale, le ho date "in pasto" al solito cad gratuito "carene" e sono partito...

 

 

Qui e' l'inizio, ho utilizzato compensato marino da 4 mm. ed il solito metodo cuci e incolla.
Realizzazione della sede per l'albero. Ho inserito alcune paratie in polistirene con il duplice scopo di rinforzare la struttura e realizzare compartimenti stagni.
Ho incollato anche le due paratie che delimitano il pozzetto .Nella foto si vede l'incollaggio del "bottazzo"
La parte posteriore, le solite paratie in polistirene, il tubo in alluminio che servira' a collegare gli amas sempre tramite altri tubi di alluminio.
La parte anteriore col la sede dell'albero ed il tubo per il collegamento con gli amas
ed ecco lo scafo centrale finito, mancano solo i rinforzi esterni ai due tubi.
Costruzione degli amas in cantina. Lavoro esequito in novembre data la temperatura troppo bassa nel box.
 Una fase finale della costruzione di un amas.
I tre "componenti" del trimarano insieme.
La cassa della deriva ed i divisori in polistirene che serviranno per il "doppio fondo" del pozzetto.
Ed infine eccolo fuori dal box verniciato e montato.
L'albero.

Ho utilizzato un albero da windsurf da 520 cm allungato a 600 con un tondino in legno.

Ho costruito su di esso una canalina in fibra di vetro (il tessuto in carbonio mi sarebbe costato come l'albero).

La canalina e' sta costruita (laminata) sopra un tubo da 12mm di plastica flessibile. Ricoperta di vaselina ed un paio di strati di polietilene (pellicola alimentare).
La canalina e' stata costruita "intera" poi con una fresa portatile dotata di aggiuntivo (autocostruito) e' stata realizzata la fessura.

 

Particolare della testa d'albero con puleggia.
Per la realizzazione della canalina ho utilizzato due tipi di tessuto di vetro: la prima parte con un quasi unidirezionale da 1000 g/mq seguiti da 4 strati di tessuto 50/50 da 160 g/mq.
Il varo ufficiale a Viverone 18/4/2010.

Ho chiesto a Jacopo di fare il "collaudo" e tutto il raduno.

Arona 25/4/2010, seconda prova per il tri.
Questa volta ci sono io! E' stata una senzazione eccezionale, stabile, va molto bene nonostante la vela di recupero di un 420 molto "panciuta" per cui poco boliniera,
Venezia 2010, alla Velalonga mentre "taglio" il traguardo
   
Eccomi in assenza di vento.

Perche' il nome Qui Quo Qua? Semplice tre scafi di color giallo/bianco, perche' non chiamarlo come i tre fratellini nipoti di paperino?

 

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