REGOLE DI STAZZA (agg. 21 febbraio 2017)

 

MISURE  

Lunghezza Fuori Tutto non superiore a 10’ - m. 3,048
Larghezza non superiore a m.3 (poliscafi)
La superficie velica che puo’ essere issata in ogni momento della regata non puo’ essere superiore a 8 mq.
Le indicazioni per la misurazione della superficie velica sono riportate nel relativo paragrafo.
Il numero delle vele e’ libero

Si e’ deciso di consentire una sperimentazione con le seguenti limitazioni:
Tali norme saranno in vigore in via sperimentale e pertanto decadranno automaticamente alla fine dell’anno 2017.

Nel caso in cui tale sperimentazione abbia avuto un riscontro positivo, e la si volesse prorogare, sara’ compito della assemblea di classe di fine anno prendere decisioni in merito.


NORMA TRANSITORIA RIGUARDANTE LE VELE AGGIUNTIVE

E’ ammesso armare una superficie velica aggiuntiva che sia posizionata davanti all’albero almeno per la maggior parte della sua superficie.

Tale superficie non potrà essere inferita sullo strallo di prua, né potrà avere
 uno strallo proprio, inserito nella ghinda.
La vela dovra' essere disegnata e costruita in modo che, una volta issata, il bo
rdo d'attacco non vada a lavorare con una tensione tale da fargli da assumere un
 andamento rettilineo o quasi rettilineo.

Non potra’ avere una superficie superiore agli otto metri quadrati da misurarsi secondo le indicazioni fornite nel relativo paragrafo.

Dato che lo scopo di questa norma e’ quello di dare la possibilita’ di utilizzare vele supplementari nelle andature portanti, si stabilisce che le superfici aggiuntive di cui sopra non potranno essere utilizzate per tutta la durata della prova di regata.

Le superfici aggiuntive potranno anche essere piu’ di una, contemporaneamente issate, purche’ la superficie totale rimanga compresa nel valore sopra indicato.



BOMPRESSO, BUTTAFUORI e TANGONI : sono ammessi oltre i 10' purché servano alla manovra delle vele.


TIMONE: Il centro di rotazione del timone deve trovarsi ad una distanza massima dalla prua di 10' . Non e' consentito quindi, l'uso di dispositivi cha allontanino il centro di rotazione del timone dalla linea di poppa verso l'esterno (sono solo consentiti i pochi cm di agugliotti o sistemi analoghi).


MATERIALE DA COSTRUZIONE : Scafo, vele, attrezzature e accessori possono essere costruiti con materiale di libera scelta.

SICUREZZA

A partire dal novembre 2001 le nuove costruzioni della classe dieci
piedi dovranno essere inaffondabili.


Durante i raduni, è obbligatorio avere a bordo un giubbetto salvagente per ogni membro di equipaggio.
Chi non dovesse essere in regola sarà penalizzato con la non classificazione della prova o dell'intero raduno.

METODO PER LA MISURAZIONE DELLE VELE

INDICAZIONI GENERALI

Per quanto riguarda la misura della vela si deve tendere a considerare la vela come un'entita' unica e non un insieme di diverse parti.

Misura di randa, fiocchi e genoa

Le misure dovranno avvenire nelle seguenti condizioni:
-) la vela deve essere asciutta
-) la vela deve essere distesa su di una superficie piana
-) tutte le stecche devono essere estratte
-) si deve mantenere ogni tasca ben distesa
-) sara' applicata una moderata tensione ai 3 o 4 estremi della vela tale da distendere per quanto possibile le pieghe senza arrivare ad allungare il tessuto per stiramento.
Tale tensione dovra' essere mantenuta costante per tutte le misure effettuate.

Non si parla specificatamente di eliminare tutte le pieghe in quanto impossibile per la concavita' di molte vele.
La vela andra' misurata in una forma il piu' possibile simile a quella che assumera' in navigazione.

Vale il calcolatore di superfici proposto sul sito www.diecipiedi.it

Definizione delle forme delle vele:

Le vele dotate di 3 bugne destinate ad essere collegate ad elementi di trazione (cime o altro) vanno divise in 4 sotto-categorie.

3a) se il lato di uscita (quello libero e non vicino all'albero ne' al boma) e' rettilineo, definiamo la vela: "triangolare dritta"

3b) se il lato di uscita presenta una modesta curvatura piu' o meno uniforme, positiva o negativa, definiamo la vela: "triangolare allunata"

3c) se il lato di uscita e' costituito da due tratti rettilinei collegati da un tratto arrotondato, definiamo la vela: "round-top"

3d) se il lato di uscita e' costituito da due tratti rettilinei che si congiungono formando un angolo, definiamo la vela: "square-top"
Le vele dotate di 4 bugne destinate ad essere collegate ad elementi di trazione (cime o altro) sono da considerarsi quadrangolari.
Le vele dotate di tasca in cui inserire l'albero, dette anche vele "intascate", sono da considerarsi triangolari se la lunghezza della tasca, a vela stesa, non supera il valore di 12 cm.
In tal caso il punto di misura superiore dovra' essere preso sul bordo anteriore della tasca.
Nel caso di tasche di maggiore estensione, la vela sara' considerata quadrangolare.

Misura delle vele laminari:

-) le vele "triangolari dritte", "triangolari allunate" e "intascate" sono da misurarsi a partire dai vertici del tessuto, seguendo le indicazioni generali, e tenendo conto degli allunamenti ove presenti.

-) La tasca delle vele "intascate" fa parte integrante della superficie della vela.

-) La relinga del bordo anteriore non sara’ conteggiata nella superficie velica se e’ destinata ad essere inferita all’interno della canaletta dell’albero. Se, invece, la vela sara’ inferita nell’albero mediante cursori o canestrelli, allora la relinga dovra’ essere conteggiata.

-) le vele "quadrangolari" sono da misurarsi a partire dai vertici del tessuto, seguendo le indicazioni generali, e tenendo conto degli allunamenti ove presenti.

-) le vele "square-top" sono equiparate alle vele quadrangolari tenendo anche conto degli allunamenti ove presenti.

-) le vele "round-top" sono equiparate alle vele quadrangolari, tenendo come vertice superiore esterno il punto centrale del tratto arrotondato e calcolando i settori sporgenti come allunamenti superiore e posteriore della vela.

Misura delle vele laminari dotate di albero alare:

Si definisce “alare” un albero, di sezione non circolare, che sia in condizioni
 di ruotare, rispetto all’asse longitudinale della barca, a seconda delle mura.
In tali vele la superficie e la forma dell’albero saranno considerate parte integrante della vela.
La misurazione seguira’, poi, il medesimo metodo delle vele laminari.

Misura delle vele alari:

Le vele alari saranno misurate nel medesimo modo delle vele laminari.
Dovranno, pero’, essere mantenute in forma e si fara' percorrere ad un metro flessibile l'intero inviluppo delle concavita' e delle convessita'.
Nel caso di vele alari deformabili a seconda delle mure, si dovranno effettuare le misure in una posizione centrale.
Nel caso di vele a profilo asimmetrico sara' sottoposta a misura la faccia di maggiore superficie.

Misura delle vele volanti (aquiloni e similari):

Si intendono “volanti” tutte le vele che vengano sostenute da forze aerodinamiche e non da un albero.
Tali vele verranno misurate con le medesime indicazioni date per le vele laminari se a profilo simmetrico.
Nel caso di vele a profilo asimmetrico sara' sottoposta a misura la faccia di maggiore superficie.
 

Misura di vele di prua non inferite:

come da definizione al punto precedente “NORMA TRANSITORIA RIGUARDANTE LE VELE AGGIUNTIVE”.

Le vele verranno misurate secondo le raccomandazioni IRS, e la conseguente formula di calcolo, e cioè:

Si misurano le lunghezze del bordo di entrata, del bordo di uscita, della base, seguendone lo sviluppo curvilineo, e della larghezza presa tra i due punti intermedi dei bordi di entrata e di uscita.

La formula da usare è:

SPA = ((SLU + SLE)/2) * ((SF + (4 * SHW))/5) * 0.83

Dove: 
SPA = superficie velica
SLU = lunghezza bordo d'uscita
SLE = lunghezza bordo d'entrata
SF = lunghezza base
SHW = larghezza compresa tra i punti a 1/2 bordo d'entrata e 1/2 bordo d'uscita

 


Si raccomanda a tutti i soci di stazzare le vele, seguendo i metodi sopra descritti prima di usarle in regata.
Il socio che subisca una protesta su tale argomento dovra' mettere a disposizione  la vela protestata affinché venga verificata la misura dell'area.