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F O R U M    1 0 ' - Macchina per cucire
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 Macchina per cucire
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


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Inserito il - 12/02/2015 : 07:12:20  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Dopo lunga riflessione, ho deciso di comprarmi una macchina per cucire, svincolandomi così da quella di mia mamma che, peraltro, è nel garage di casa sua dove, in questo periodo, la temperatura consiglia di trattenersi a lungo.

Per chi è completamente a digiuno dell’argomento (come me) ecco alcune considerazioni utili per indirizzare la scelta sul modello migliore per le nostre esigenze.

L’ideale di partenza sarebbe un modello fisso professionale, come quelli che si possono vedere in questo sito (http://www.ferrarimario.it/)

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Notare il braccio lungo, che credo sia la caratteristica principale necessaria per cucire vele (o altre cose) di grande dimensione.

Per noi sarebbe più che sufficiente una normale macchina professionale, tipo la PFAFF 138 o la Bernina 217 o modelli simili, reperibili sul mercato dell’usato a partire da circa € 200.

Per chi vuole spendere meno, si trovano anche modelli “domestici” con un braccio abbastanza lungo e una sufficiente potenza per cucire diversi strati di tessuto. Non ho però modelli di riferimento poiché mi sono orientato sul tipo portatile (elettrico).

Sono infatti tutte macchine fisse, cioè unite al loro banco di lavoro, per cui occupano anche un certo spazio.

Per chi non saprebbe dove metterla (come me), deve quindi optare sul portatile.

In questo caso l’ideale di partenza sarebbe la Sailrite LSZ-1 (v. sito precedente e anche http://www.sailrite.com/ ), che però ha dei costi elevati e non è reperibile nel mercato dell’usato (almeno in Italia).

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L’alternativa dovrebbe essere una macchina che più gli assomiglia o che comunque abbia le seguenti caratteristiche:
- braccio più lungo possibile (ma sulle portatili le misure sembrano quasi standard)
- punto dritto e zig-zag più largo possibile. Sulle macchine portatili credo però che il zig-zag non possa andare oltre i 5 mm di larghezza.
- altro punto utile (ma non indispensabile) è il three-stitch (c.d. punto elastico), cioè un punto dritto che segue una linea a zig-zag (in pratica un zig-zag con punti intermedi)
- doppio trascinamento (se possibile), utile per cucire diversi strati di tessuto
- massima potenza di penetrazione
- massima robustezza
- possibilità di utilizzare aghi grossi. Quelle per uso domestico possono arrivare intorno al 100 (cioè 1 mm di diametro, che corrisponde al n. 16 della numerazione Singer). È già qualcosa.
- potrebbe essere utile anche il motore esterno (che comunque è più economico da sostituire in caso di rottura) se ci fosse la possibilità di cambiare puleggia e avere più potenza (anche a discapito della velocità) per cuciture molto spesse.

Dopo aver scartato a priori il plasticone della grande distribuzione (sconsigliatomi da tutti per questo genere di lavori, poco fini e molto gravosi) ed essermi perso nelle infinite occasioni reperibili su Internet, ho deciso di rivolgermi a un grosso commerciante che mi è stato suggerito da alcuni operatori professionali (sarti e tappezzieri) che conosco e cui avevo chiesto suggerimenti e consigli.

Ieri sono andato a trovarlo nel suo magazzino dove gli usati (ritirati come rottamazione) si perdevano a vista d’occhio, tutti allineati e coperti come soldati in riga per l’adunata.

Le opzioni di acquisto erano due:
- sceglievo quello che volevo e per 50 € lo portavo via, ma poi mi sarei dovuto arrangiare;
- avrebbero cercato loro il modello migliore per le mie esigenze (che già conoscono perché servono anche velai professionisti o fai-da-te come il sottoscritto). Poi lo avrebbero mandato in laboratorio per una revisione completa e vendita con garanzia, il tutto per un budget intorno ai 100 €.

Inizialmente tentai il primo approccio puntando su modelli (per lo più Singer) che avevo già “studiato” tramite Internet e che pensavo fossero adeguati, ma a giudizio del venditore era tutta "robetta" per lavori domestici, quindi poco adatta (compresa una macchina identica a quella di mia mamma ).

Così optai per il secondo. Ora aspetto che mi chiamino per sentire che propongono. Poi vi dirò.



Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


1559 Messaggi

Inserito il - 12/02/2015 : 10:09:02  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie per la condivisione della tua ricerca. Credo che tu abbia preso la decisione giusta e alla fine avrai una macchina professionale al prezzo più basso.
Anzi, perchè non inserisci il dati per rintracciare il grosso commerciante? Potrebbe essere utile anche ad altri autocostruttori.
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 13/02/2015 : 07:03:43  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Se interessa lo farò senz’altro, ma vediamo prima come va a finire. Sono un po’ scaramantico.....
Comunque è un rivenditore specializzato che lavora molto anche con l’assistenza, incluso il settore professionale, e con bacino di utenza a livello provinciale come se ne dovrebbero trovare in tutte le città grandi e medio-grandi.

Prima di questo avevo fatto anche una visitina al negozietto (sempre specializzato e ormai storico) a circa 20 passi da casa mia e che sarebbe stato anche molto comodo per assistenza, consigli e aiuti vari.
Purtroppo l’offerta dell’usato era molto scarsa (mi sembra 5 o 6 modelli in tutto) e le uniche macchine che avrebbero potuto fare al caso mio (per rapporto qualità/prezzo) erano due Singer, la 1247 della foto (che fa solo punto dritto e zig-zag) con motore interno e un’altra analoga ma con motore esterno e che appariva un po’ più malmessa.


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Per ciascuna chiedevano i soliti 100 € in quanto già revisionate e con garanzia.

Entrambi i modelli erano presenti anche nell’altro negozio con la solita formula di vendita (€ 50 subito e ti arrangi o 100 dopo revisione e con garanzia), ma mi furono sconsigliati perché considerati non sufficientemente robusti e potenti per lavori in barca (quindi non solo vele, ma anche trampolini, cagnari, lazy bag e altre cuciture dove non c’è solo il tessuto ma anche fettucce e nastri più spessi).

PS. Per curiosità, tu che macchina hai?


Modificato da - luca10ft in data 13/02/2015 07:05:38
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capelizzari
Segretario classe 10'


Prov.: Milano
Città: burago


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Inserito il - 14/02/2015 : 10:28:35  Mostra Profilo Invia a capelizzari un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Luca.
Io condivido in pieno le considerazioni che hai fatto finora, ma ci sono altri dettagli da considerare nell'acquisto di una buona macchina per cucire vele, che non sono intuibili a priori,ma vengono fuori quando incominci a lavorare.
Tieni presente che il filo per vele è molto più rigido di quello di pari diametro di uso comune,per via dell'apprettatura. Questo comporta una seria difficoltà nel punto a zig zag, dove il filo al vertice del punto deve fare un angolo acuto. I tenditori del filo devono essere al massimo, e spesso non basta. Il punto allora risulta molle,una bisciolina anziché un bel triangolo. Questa è la difficoltà maggiore che ho trovato nelle macchine casalinghe, anche nelle più rinomate, tipo Pfaff,Necchi e Singer. Nessun problema invece nei punti dritto e nei tre punti a zig zag.
C'è anche la questione della potenza del motore, che idealmente dovrebbe essere fornita a bassi giri. In genere non c'è problema a passare 7/8 strati di dacron da 5oz, ma si deve andare a velocità abbastanza alte,per avere l'aiuto del volano,e questo non è sempre agevole.
E poi è molto importante il trascinamento,ma qui si va nel costoso necessariamente.

Tutto questo detto, io ho una Toyota db162,che costava 95€ al supermercato,e che ho pagato 60 su ebay, che va in modo assolutamente decoroso,e comunque allo stesso livello delle più titolate e costose
Aggiungo che ho comprato questa dopo aver provato in negozio delle belle macchine usate, tra cui le succitate Pfaff (300€),che non mi hanno convinto per niente.
Comunque facci sapere i risultati della tua ricerca!

Carlo
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 15/02/2015 : 10:17:14  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Carlo per le ulteriori indicazioni

Le farò certamente presente prima di concludere, ma credo che le abbiano avute ben chiare anche loro, perché mi parlarono subito del filo diverso da quello normalmente usato in casa. Comunque la prossima volta porterò la bobina che mi diede il velaio lo scorso anno (Dabond V69 della Contender) che dovrebbe bastarmi per finire la randa e per fare un altro fiocchetto. Credo sia la misura massima (40) che si possa onestamente pretendere da una macchina domestica essendo necessario (o comunque consigliato) l’ago da 110/120 (16/19 Singer).

Sulla potenza non evidenziarono particolari problemi, almeno riguardo ai modelli che avevano in mente. Tra le varie macchine disseminate sul pavimento (per lo più Singer) mi indicarono, a titolo di esempio, un paio di Necchi che, a loro parere, avrebbero cucito tutto ciò che avessi messo sotto il piedino, con unico limite la dimensione (quindi la robustezza) dell’ago (100/110 max).
Non chiesi i modelli perché prima volevano cercare meglio e portarle in laboratorio.
Una di queste sembrava abbastanza simile alla 534 Supernova Julia (almeno dai colori e dai comandi), l’altra invece era tutta verde e pesantissima (tipo le vecchie Borletti ZZ2001) ma su Internet non ho ritrovato qualcosa di simile, se non tra quelle fisse professionali.

Mi hanno poi detto che tra le portatili “vintage” sarà invece difficile trovare un modello con doppio trasporto

In ogni caso, data la mia scarsissima esperienza (praticamente nulla sul lato pratico), sarebbe del tutto inutile mettermi a fare prove in negozio prima dell’acquisto. Ero convinto che quella di mia mamma (Singer 401) fosse una buona macchina e l’avrei anche presa visto che ne avevano una elettrica disponibile. Per loro era invece da evitare (per le nostre esigenze).

Da quello che ho capito, alcune difficoltà d’uso non dipendono solo dal modello di macchina, ma anche dalle sue condizioni e dalla sua messa a punto. L’intero meccanismo non deve solo funzionare, ma deve anche essere perfetto come un orologio. Ecco un’altra ragione per cui lasciai perdere i mercatini di Internet, dove si possono trovare anche ottimi modelli (in teoria) ma con il rischio che siano poi completamente sfasati, con ulteriori costi di revisione o riparazione. Allora meglio la cineseria del supermercato, almeno è nuova e con due anni di garanzia.
Credo che anche con i negozi specializzati occorra stare attenti, perché revisionare o ricondizionare (seriamente) una macchina hai suoi costi, che potrebbero rappresentare una perdita (per il rivenditore) se poi nessuno la vuole.
Quello cui mi sono rivolto non revisiona le macchine usate (e forse neanche le prova), ma le ritira come sono quando vende il nuovo con la formula della rottamazione (come fanno i commercianti di automobili). Se poi trova qualcuno che se le compra, allora le porta in laboratorio, le prova, le revisiona e le consegna solo se può garantire il loro buon funzionamento. Potrebbe quindi capitare che in qualche negozio (non particolarmente serio) si facciano provare al cliente macchine usate e “revisionate” ma che in realtà sono state solo “guardate” (giusto per accertarsi che funzionino e per lubrificare dove serve).

Insomma, a volte occorre fidarsi e sperare nella buona sorte.
Vedremo

Comunque sarei ancora curioso di scoprire che macchina usa Mario e come si trova (ovviamente se non sono indiscreto ).



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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


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Inserito il - 17/02/2015 : 10:40:55  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
luca10ft ha scritto:




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PS. Per curiosità, tu che macchina hai?





Ciao, rispondo adesso perchè avevo difficoltà ad accedere alla macchina da cucire. Sulla macchina non trovo alcuna marca e quindi non so dirti altro. comunque non è dissimile da quella postata qui. Della macchina non sono soddisfatto perchè ha poco trascinamento e quando gli strati sono più di 4 comincia a rallentare. E' chiaro che non è nata per questo ma per fare degli onesti lavori casalinghi. la scorsa estate ne ho provata un'altra in prestito che sembrava identica alla mia (diversa marca che non ricordo) ma che aveva la possibilità di fare lo zigzag costituito da tre punti in linea che funzionava e trascinava a meraviglia. Con questa comunque riesco a fare un mucchio di lavori. Ho finito da poco il nuovo cagnaro della mia barca d'epoca.

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capelizzari
Segretario classe 10'


Prov.: Milano
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Inserito il - 17/02/2015 : 13:12:00  Mostra Profilo Invia a capelizzari un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Oh, ma sei bravo! Con quel baracchino di macchina hai fatto un capolavoro.

Carlo
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


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Inserito il - 17/02/2015 : 13:39:25  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Mario.
Assomiglia a una Necchi millepunti della serie 540.
Se può esserti utile ho trovato il manuale di alcuni modelli (546-547-549) che, rispetto al tuo, non hanno la manopola centrale (dovrebbe essere la regolazione della lunghezza del punto).

http://www.ornato.it/?page_id=307



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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


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Inserito il - 17/02/2015 : 14:56:17  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Nella mia c'è scritto "millepunti 510" made in Yugoslavia. Sul manuale invece leggo " millepunti" e poi "Superautomatic 515", "Automatic 514", "Super Zig Zag 513" e "Zig Zag 512".
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
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Inserito il - 17/02/2015 : 15:30:18  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Trovata: è identica ad una Necchi millepunti. Ho trovato una inserzione di una Necchi su mobiletto che è identica alla mia portatile

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Mario Falci
Moderatore


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Inserito il - 17/02/2015 : 15:31:24  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
capelizzari ha scritto:

Oh, ma sei bravo! Con quel baracchino di macchina hai fatto un capolavoro.


Non è proprio un baracchino....è una Necchi
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


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Inserito il - 18/02/2015 : 07:50:06  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I marchi sono pochi ma in mezzo alle sigle ci si perde.

In generale, tra le macchine domestiche a cui si può chiedere qualcosa di più, ho sempre sentito dire bene delle Necchi, ma anche delle Pfaff e delle Bernina (per citare i marchi più diffusi). Non posso dire invece altrettanto delle Singer.
Ovviamente sto parlando di roba che ha come minimo 30 anni, per cui vale il discorso fatto in precedenza sulla necessità di verificare bene se conviene riportarle al loro antico splendore.

Tra le portatili per uso nautico ci sarebbe invece anche questa (Read’s Sailmaker)

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Nei vari forum (perlopiù stranieri) si parla anche della Riccar 603 ma non ho trovato immagini.

Credo però siano macchine fuori produzione di cui è possibile trovare qualche usato, ma difficilmente in Italia, con poi tutti i problemi di reperibilità di eventuali ricambi.


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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 07/03/2015 : 08:13:45  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Altra macchina portatile per uso nautico è la Brother TZ1-B652 versione Sailrite, suggerita da Emiliano Marino (Sailmaker’s Apprentice), ma immagino non reperibile sul mercato italiano dell’usato.

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Tra le fisse accenna, oltre alla Pfaff 138 e la Bernina 217 (già segnalate), anche alle Singer 107W1 e 107W3 e alle Adler 166-1 e 266-1.

Comunque Marino parla bene anche delle normali macchine domestiche, pur entro i loro limiti di pesantezza del tessuto e di numero di strati lavorabili.

Io sto ancora aspettando la mia, che sembra però essere stata finalmente individuata

Dovrebbe trattarsi di una Necchi della linea Supernova (BU, BU Automatica, Julia, Ultra, Ultra Mark 2, alcune delle quali con sottoversioni, ovvero con solo zig-zag o con zig-zag + camme per punti di altro tipo).
Purtroppo non hanno ancora trovato il tempo di portarla in laboratorio e di metterla sul banco per le necessarie verifiche e sistemazioni (evidentemente e giustamente danno priorità a clienti con budget più importanti del mio ).

Altre macchinette domestiche (vintage) di cui ho letto valutazioni positive anche per lavori pesanti, sono le Necchi BU Nova e Mira.

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Notare in quella verde (Mira) le due stanghette in primo piano. Servono per collegare le leve di regolazione dell’ampiezza dello zig-zag e della posizione dell'ago (a sinistra) con delle camme (a destra) per muoverle durante la cucitura e creare punti artistici.
È il sistema semiautomatico precursore di quello interamente automatico a camme interne (sempre intercambiabili) presente nei modelli Supernova (in produzione dal 1954), dove il meccanismo di zig-zag è rimasto invece autonomo e sempre tutto metallico (cioè senza parti in plastica).

Sono tuttavia macchine entrate in produzione negli anni 30 e commercializzate fino agli anni 50, quando vennero sostituite dalla linea Supernova (Compasso d’oro 1954). Credo quindi sia difficile trovare modelli ancora in grado di funzionare perfettamente.

Nella stessa fascia temporale si dovrebbero collocare anche le Borletti ZZ2000 e 2001, poi sostituite negli anni 50 dalla Superautomatica (il modello 1102 – Compasso d’oro 1956 - dovrebbe rappresentare l’equivalente delle Supernova di casa Necchi).

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Ormai sono diventato un esperto di storia delle macchine per cucire




Modificato da - luca10ft in data 08/03/2015 09:39:49
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Mario Falci
Moderatore


Prov.: Milano
Città: Milano


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Inserito il - 07/03/2015 : 12:25:55  Mostra Profilo Invia a Mario Falci un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Infatti, ti vedo intrippato parecchio. So a chi chiedere consigli.
Ciao
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


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Inserito il - 08/03/2015 : 09:42:33  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per il momento ho studiato solo un po’ di storia industriale italiana (sempre interessante), giusto per acquisire un minimo di infarinatura su uno strumento presente in quasi tutte le nostre case ma considerato, perlopiù, di ausilio esclusivo delle brico-women


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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


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Inserito il - 11/03/2015 : 07:12:22  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Finalmente ci siamo.
Habemus sewing machine!

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Necchi BU serie Mira matricola M595797 portata a casa ieri pomeriggio. 17 Kg!
Un bel pezzo di antiquariato, forse salvato in extremis dall’oblio della discarica per ferri vecchi, benché assai pimpante…. o capricciosa… questo ancora non lo so.
Eppure si trovano quotazioni assurde
http://www.subito.it/elettrodomestici/macchina-cucire-la-spezia-111582707.htm?last=1

Per ora ho solo imparato alcune funzioni di base, come il percorso dei fili, il riempimento automatico della spolina, l’inserimento della capsula e lo smontaggio della navetta; operazione, quest’ultima, già necessaria dopo i primi tre secondi di funzionamento causa filo incastrato nel meccanismo di rotazione (eppure, in negozio, sembrava tutto facile…….). Ovviamente mea culpa!

La cucitura non è tuttavia perfetta, specie sul lato inferiore e con il zig zag.
Sicuramente c’è ancora da apprendere e da lavorare sull’equilibrio fra le tensioni del filo superiore e inferiore; profilo, del resto, preso subito di petto da test al limite delle capacità (meccaniche) e della pazienza (umana), con filo poliestere da 30, ago da 110 e spessori variabili di tessuto non certo simpatico (fino a 6 strati di dacron da 5,2 oz e fino a una decina di laminato).
In fondo l’ammonimento del negozio fu chiaro e categorico: “È una macchina domestica e puoi pretendere prestazioni domestiche. Se vuoi di più devi andare sul professionale!”

Altro elemento scorbutico è il pedale dell’acceleratore, almeno per un orso come me, che affonda subito il piede come in una partenza di Formula 1. La macchina parte come un razzo e perdo il controllo della traiettoria
Credo che sia stata motorizzata in un secondo momento, perché quelle motorizzate all’origine hanno una levetta con cui regolare il ritmo (lento o veloce) sempre poi controllando la velocità con il pedale.
Può anche essere che il sistema di trasporto risenta dell’età o che vada regolata meglio la pressione del piedino, su cui la signora del negozio mi diffidò tuttavia dall’intervenire… perché sono cose che non conosco…. A casa l’ordine fu ovviamente disatteso, insieme a tutte le altre cose che non avrei dovuto toccare Purtroppo, se non combino pasticci, non riesco ad imparare bene.

Spero che la sig.ra Mira Necchi tenga duro e costituisca almeno un’ottima scuola. Se riuscirò a imparare da lei, forse diventerò un accettabile cucitore home made

Vedremo. Peccato però che siamo quasi a metà marzo. Il Baby vuole tornare in acqua il prima possibile…. e ovviamente anch’io


Modificato da - luca10ft in data 11/03/2015 07:19:08
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FABIOS
Utente Senior


Città: LUGANO


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Inserito il - 11/03/2015 : 12:09:41  Mostra Profilo Invia a FABIOS un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Bravo buona scelta
io ne ho una serie BU nera come foto classe 1954 funziona perfettamente
solo attenzione a oliarla scrupolosamente specie nel crochet
buon lavoro
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


767 Messaggi

Inserito il - 12/03/2015 : 07:07:27  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Fabio.
Il consiglio sarà seguito alla lettera

Su Internet ho trovato questo suggerimento per regolare la tensione tra i fili

“Prima di impazzire a regolare la tensione superiore verificate che anche quella della capsula sia corretta: una volta infilata (n.d.r. immagino si riferisca alla spoletta) tenete un capo tra le dita e fate cadere (mettete l’altra mano sotto per il vostro bene): dovrebbe scendere un paio di cm e fermarsi, altrimenti provate a regolare la vite (1/8 di giro la volta!)”

Ovviamente la tensione inferiore va nuovamente regolata se si usa un filo diverso per dimensione o materiale. Di conseguenza andrà poi regolata quella superiore.

A me sembra che funzioni.

La cucitura dritta viene bene.
Il zig-zag crea invece qualche problema, soprattutto quando si aumenta la dimensione (lunghezza e larghezza).

Anche trovando la regolazione (del filo superiore) che sembra dare i migliori risultati (v. foto cuciture nr. 9 e 11), c’è sempre qualche punto anomalo. In alcuni sembra prevalere la tensione superiore (con il filo inferiore che viene trascinato fuori da sotto) in altri avviene il contrario, dove sembra prevalere la tensione inferiore.

Che fare in questi casi?
Ci sono altre regolazioni?
È un limite della macchina e/o dell’operatore?

Ovviamente le domande sono rivolte a tutti coloro che avranno voglia di intervenire.

Purtroppo ho finito gli scampoli del tessuto per vele e in questa fase non mi va di sprecare quello buono. Spero di rimediare una vecchia vela da fare a pezzi. Intanto sto recuperando qualche scampolo di tessuto vario pesante. Farò delle prove anche con filo più piccolo (40 e 50).

Ieri avevo poco tempo e ho fatto solo qualche prova su un pezzo di vecchia tovaglia (4 strati).

Ecco il risultato.
Ogni cucitura ha una diversa tensione del filo superiore.
La tensione inferiore è invece la stessa, che però cambia tra le prime 4 e quelle successive perché il filo della spoletta era finito e ne ho approfittato per modificare leggermente la tensione.
In realtà l’ordine sarebbe invertito, perche la prima è stata la nr. 16.

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Modificato da - luca10ft in data 12/03/2015 07:20:02
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FABIOS
Utente Senior


Città: LUGANO


358 Messaggi

Inserito il - 12/03/2015 : 08:47:58  Mostra Profilo Invia a FABIOS un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ciao Luca vedendo il risultato delle tue cuciture direi che non sia ben regolata la tensione , il risultato dipende dal rapporto fra tensione superiore(tiraggio) e quella inferiore quella della spolina dovrebbe essere regolata come indicato dal manuale cioè appena sufficiente a tenere la spolina stessa sospesa e appena la muovi tipo YoYo deve cadere di qualche centimetro ,tieni anche presente che quando la spolina inferiore sta per finire tende a tirare maggiormente . il filo da usare sotto dovrebbe essere un polyestere titolo 80 .
per sopra la regolazione dipende dal filo usato più grosso il filo = più stretta la tensione superiore
comunque per giudicare il risultato bisogna guardare il rovescio della cucitura dovresti usare un filo nero per sopra e uno bianco per sotto
guardando la cucitura al rovescio il filo superiore dovrebbe essere circa 1/3 della larghezza del filo inferiore
tieni presente che se la macchina ü rimasta ferma per molto tempo all'inizio sarà da oliare il crochet e usare per almeno 10 minuti ininterrottamente prima di riuscire a regolarla correttamente . saluti
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luca10ft
Utente Senior


Città: riccione


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Inserito il - 13/03/2015 : 08:10:03  Mostra Profilo Invia a luca10ft un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie Fabio.

La macchina mi è stata venduta “revisionata”, ma non so bene che gli hanno fatto.

Sicuramente è stata provata, pulita e oliata. L’ho aperta a casa e ho controllato. Per sicurezza ho (ri) pulito con aria compressa, svitol e cotton fioc dove mi sembrava ancora sporca di residui del vecchio olio rappreso. Poi ho (ri)oliato tutti i punti indicati nel manuale e comunque dove c’era uno snodo.

Credo comunque sia stata ferma parecchio.
Cosa intendi per “usare per almeno 10 minuti ininterrottamente”.
Togliere i fili, l’ago, alzare il piedino e farla girare a vuoto?

Il mio manuale non spiega come regolare la tensione iniziale della spolina. Comunque avevo fatto come dici tu (lo YoYo).

Ieri ho provato con un filo più piccolo (60 o 70) su tessuto di jens. Regolazioni tutte sballate e filo inferiore che si rompeva di continuo



Modificato da - luca10ft in data 13/03/2015 08:10:52
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capelizzari
Segretario classe 10'


Prov.: Milano
Città: burago


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Inserito il - 13/03/2015 : 09:37:30  Mostra Profilo Invia a capelizzari un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
luca10ft ha scritto:

Grazie Fabio.

La macchina mi è stata venduta “revisionata”, ma non so bene che gli hanno fatto.

Sicuramente è stata provata, pulita e oliata. L’ho aperta a casa e ho controllato. Per sicurezza ho (ri) pulito con aria compressa, svitol e cotton fioc dove mi sembrava ancora sporca di residui del vecchio olio rappreso. Poi ho (ri)oliato tutti i punti indicati nel manuale e comunque dove c’era uno snodo.

Credo comunque sia stata ferma parecchio.
Cosa intendi per “usare per almeno 10 minuti ininterrottamente”.
Togliere i fili, l’ago, alzare il piedino e farla girare a vuoto?

Il mio manuale non spiega come regolare la tensione iniziale della spolina. Comunque avevo fatto come dici tu (lo YoYo).

Ieri ho provato con un filo più piccolo (60 o 70) su tessuto di jens. Regolazioni tutte sballate e filo inferiore che si rompeva di continuo




Mi dispiace dirtelo, ma a me pare che le cuciture a zig-zag siano molto irregolari, non giustificabili da una semplice malregolazione delle tensioni...Ho paura che ci sia una forte usura degli ingranaggi.
Io proverei con un normale filo di cotone, facendone un uso prettamente casalingo, e se poi non va neppure così, tornerei dal venditore...

Carlo
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